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LA SETTIMA PRIMAVERA SUL FIUME, di Cristiano Moriggi

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view post Posted on 10/4/2017, 17:44
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LA SETTIMA PRIMAVERA SUL FIUME

I colori del risveglio spuntano timidi come ogni primavera, di quelle tonalità quasi surreali che neanche la migliore tavolozza potrà mai riprodurre.
Stagione che si ripresenta di consueto come ogni anno e ogni qualvolta nell' aria respiro a pieni polmoni il profumo del glicine i miei pensieri migrano sulla riva del mio fiume, l'ADDA.
Viole di Ripa, Denti di Leone e Margherite decorano gli argini e ne delimitano i confini cosicché le distanze tra le sponde sono più armoniose e invitanti.
Le prime foglie sono dipinte di quel verde nuovo, fresco e lucente mentre i primi germogli tendono ad aprirsi come fossero mani.
Di fatto confermano quanto sia meravigliosa la natura e quanto straordinaria sia la rinascita ciclica della vita.
Sulla riva noto una coppia di soffianti cigni in amore che volando sbattono le ali sull' acqua per farsi notare.
Anche i Germani selvatici nuotano felici contro corrente e sospettosi si avvicinano pian piano nel sotto riva.
Il cinguettio dei passeri e il canto dell'usignolo mi accompagnano incredulo in questo incantevole e fiabesco scenario.
Mi ritrovo seduto sulla sponda in riva al fiume con la mia prima canna da pesca, avuta in regalo per il conseguimento della terza media.
Una cinque metri fissa e fu così che iniziai a pescare, con un galleggiante e mille lire di cagnotti.
Con poco riuscivo a divertirmi parecchio e tornavo a casa fiero.
Una mattina presto esattamente il 10 Aprile, ebbi uno strano incontro, vidi nei rovi accanto due occhi di luce brillante che mi fissavano.
Era uno strano essere vivente e quando mi avvicinai, capii che si trattava di un Elfo.
Alto circa un metro, snello con capelli di colore platino e occhi blu, grandi orecchi a punta e di carnagione candida, figlio della purezza.
Viveva in un relitto di auto emersa dopo una piena, arenata a riva e nascosta da una boscaglia.
Non credetti mai all'esistenza degli Elfi fino a quel giorno.
Di me non chiese nulla, perché sapeva già chi ero, infatti gli elfi con la forza del pensiero di cui sono dotati percepiscono informazioni.
Lui fu l'ultimo sopravvissuto del regno dell' acqua appartenente al popolo degli Addini e diceva di chiamarsi ADDAMIR, che significa "COLUI CHE VIGILA".
Aveva una voce chiara, rassicurante e decisa, a volte burlesco e sarcastico e altre volte serioso e virulento.
Passava le giornate vigilando e nuotando sul letto del fiume in cerca di cibo o in aiuto ad altri abitanti del fiume magari caduti in preda all'uomo.
Mi racconto tutto di lui, la sua vita, le sue origini, la sua famiglia, e la fine che fece il suo popolo.
Gli ELFI nutrono una grande considerazione per la natura, concepita come una entità, un grande spirito eterico, madre di tutti gli esseri viventi sul pianeta.
Mi disse che alcuni di loro morirono avvelenati per l inquinamento causato dalle industrie, altri intrappolati dalle reti di bracconieri e altri ancora morti dalle scosse di corrente elettrica.
Tutto questo causato dalla mano dell'uomo per il business. Persone malvagie e assetate di soldi, per la smania di impossessarsi di tutto, di possedere e appropriarsi anche di cose inutili.
Anno dopo anno l 'amicizia si consolidò sempre più.
Il nostro appuntamento fisso era il 10 Aprile, come ogni anno di primavera nel solito posto per trascorrere insieme ore felici.
La settima primavera sul fiume non ci incontrammo, perché ADDAMIR morì...si proprio così morì, per colpa dell'uomo, quell'uomo crudele che usò la corrente per depredare il fiume. Reati di criminali ignoti e impuniti.
Lo trovai disteso sulla riva e mi sussurro quest' ultime parole: "...sicuramente ci incontreremo in un'altra primavera ma sarà in un mondo migliore" dopodiché chinò la testa di lato e chiuse gli occhi per sempre.
Oltre al triste vuoto che mi lascio, ADDAMIR avrebbe voluto lasciare questo messaggio: ..." saranno le mani dell'uomo a porre fine alla vita, alla natura, al mondo intero, è solo questione di tempo e mai più nessuna primavera sul fiume, potrà essere vissuta"...
C.M.





In allegato il testo dello scritto "La settima primavera sul fiume" di Cristiano Moriggi

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LA_SETTIMA_PRIMAVERA_SUL_FIUME.pdf ( Number of downloads: 24 )

 
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Gino Gentili
view post Posted on 10/4/2017, 18:39




Bhe che sull'Adda si possano incontrare persino gli Elfi.. non mi meraviglia affatto.
Bel fantasy!
 
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view post Posted on 10/4/2017, 18:41
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luigi48

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view post Posted on 13/4/2017, 14:08
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Pescatore a tempo indeterminato

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Bello e originale
 
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CRISMORRIS;-)
view post Posted on 13/4/2017, 18:13




Ne sto preparando un altro...sempre fantasy🤐🤐🤐
 
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4 replies since 10/4/2017, 17:44   131 views
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