Ledgering & Barbel Fishing Italia

Pesca a feeder in mare dalla barca

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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 14/11/2015, 09:03




Ciao a tutti,questo è il mio primo post in questo forum e anche il primo post in un forum dedicato prevalentemente a tecniche in acque dolci,ma avendo riscontrato una grande competenza negli argomenti che seguo già da un po mi sono convinto a rompere il muro.
Vi espongo la mia idea,io pesco solo in mare e quasi solo dalla barca,la nostra tecnica consiste in una trasposizione della tecnica Inglese con galleggiante scorrevole,girella,spezzone di Fc da 80 cm in qui scorre il pasturatore con i piombi che compensano il galleggiante(parlo di 25-35 grammi,e spesso li modifichiamo noi ) ,girella finale lungo 3 metri dello 0,15/0,17 amo misura 12 esca prevalente bigattino,con alcune varianti in base alla reperibilità.Prevalentemente ci ancoriamo su fondali dai 22 ai 35 metri al limite tra roccia e sabbia.Il problema prevalente nella nostra tecnica sta nel trovare le fondata giusta con il nodino di stop è trovata questa cercare di interpretare il movimento del finale in relazione alla corrente,che oltre a variare di intensità e direzione spesso in profondità spinge in direzione diversa dalla superficie,ci ritroviamo così a pescare per ore senza saper sbrogliare il bandolo della matassa,un altro problema è che il pasturatore rilascia il carico di bigattino lungo la sua passata e quando la corrente e' sostenuta viene disperso in una ampia scia impedendoci di creare una zona di pasturazione.
Da qui l'idea di adattare la tecnica del feeder con pasturatore chiuso da 50/65 grammi in base alla corrente,sabato scorso ho dedicato una canna con un elicopter rig ma ho avuto problemi di ingarbugliamento del bracciolo.
Dunque chiedo numi a voi sulle montature che mi possano permettere di arrivare a quelle profondità e tenere quelle correnti senza ingarbugliarsi.
Secondo quesito riguarda la sensibilità sulla mangiata,al momento ho una shimano venegance 20-60 telescopica da 420 canna all round che si presta benissimo alla pesca dalla barca è una trabucco vanadio da 450 telescopica 40-100 o 60 100 non ricordo,che non ho ancora utilizzato,montate con shimano exage 4000(lo so fa cagare ma dalla barca ne hai da vendere) con nylon dello 0,20 sufix supreme in bobina,vorrei prendere una canna specifica da feeder magari in tre sezioni e magari un po più corta tipo 360/390 cosa potrei prendere senza spendere un capitale?
Alberto
 
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pescou67
view post Posted on 14/11/2015, 22:28




Ciao Alberto anche io pesco solo in mare ma da riva con il mare mosso mi trovo bene con la montatura paternoster con brillatura sia nel bracciolo del feeder che in quello che porta il finale.
Puoi anche provare a fare il finale a coda di topo il piu corto possibile con diametri di nilon decrescenti piu e ' alto il diametro piu e ' rigido e meno ingarbugli...
Ho pescato qualche volta dalla barca con un amico ed e ' importante lanciare e distendere bene il finale prima che tocchi l acqua e cercare di mettersi con corrente laterale e non frontale
 
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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 15/11/2015, 07:38




Grazie Pescou,mi hai dati già alcuni elementi utili,ad esempio io mi limitavo a far affondare il complesso pescante sotto la barca in corrente senza farlo distendere e ciò potrebbe aver causato il lieve ingarbugliamento del finale che ho riscontrato.
Ci tengo a precisare che la mia prova con la tecnica del feeder si è limitata a 3 calate su un fondale di circa 32 metri utilizzando una canna da spinning da240 perché le altre canne erano in pesca con la solita ed affermata montatura.Preciso inoltre che spulciando un po sulla rete ero stato attratto dal montaggio denominato" Elicopter rig" perché mi consentiva di tenere (a mio vedere..) il pasturato re al fondo ed il bracciolo sollevato che da noi è importante per evitare di farsi spolpare gli ami dai pescati di fondo senza percepire alcuna mangiata.
Preciso inoltre che avevo realizzato un trave di Fc dello 0,25 di circa 2 metri abbondanti con girella sopra,bracciolo dello 0,165 lungo circa 1 metro con brillatura di circa 12 cm montato su un uno snodo di quelli che si. Infilano e si fanno scorrere nel trave(mi sfugge il nome) fermato sotto e sopra da due perline incollate ed in fine girella con pasturatore da 65 gr sotto ,il bracciolo era posizionato a circa 70 cm dal pasturatore .
 
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checco.efb
view post Posted on 16/11/2015, 10:03




La tecnica della bolognese con pasturatore dalla barca è dalle mie parti il sistema di pesca più utilizzato in assoluto. Se vuoi darci un'occhiata, giusto per farti un'idea del nostro approccio, puoi leggere questo PDF:
» http://issuu.com/elbafishingblog/docs/efb-1-2015

Relativamente al feeder vero e proprio ho delle riserve circa la sua applicazione alla pesca dalla barca. Si tratta di una tecnica che a mio modo di vedere esprime tutte le sue sue migliori caratteristiche da riva, con canne ben ferme e vette pronte a trasmettere anche le mangiate più delicate. Dalla barca, inoltre, si deve pescare in verticale se si desidera (e spesso è necessario) alzare un po' l'esca dal fondo.
Il tuo sistema di partenza è molto simile al nostro, tranne che per il tipo di galleggiante (noi utilizziamo i classici da 30 grammi, non gli inglesi) e per qualche aspetto della montatura.

Ciao,
Checco
 
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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 16/11/2015, 11:08




Esattamente,nutro gli stessi dubbi che hai espresso,tieni conto che spesso stIamo ancorati con mare formato e barca che rolla dunque il Vettino starebbe lì a fare su e giù tipo bolentino e di conseguenza anche la montatura starebbe a muoversi ,il che non so se sia un male,una considerazione rispetto la verticalità del sistema pescante mi trova abbastanza d'accordo nel senso che pur non potendosi disporre esattamente in verticale se lanciassimo un po a monte della corrente potremmo avere un sistema pescante leggermente inclinato anche in presenza di corrente considerato l'utilizzo di un pasturatore da 65 grammi,a differenza del galleggi at che percorre centinaia di metri fino ad esaurimento della bobina
 
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checco.efb
view post Posted on 16/11/2015, 13:04




Il continuo movimento della montatura non è proprio l'ideale nel feeder sia per l'instabilità del vettino che per l'effetto che può avere su certe tipologie di pasture, provocando variazioni dello svuotamento del pasturatore difficilmente prevedibili.
Comunque di solito questa pesca si effettua con block-end caricati a bigattini, che danno meno problemi nel regolare la pasturazione (oltre a risultare eccezionalmente catturanti).
Gli sfarinati su grandi profondità (20-30 metri) richiedono l'uso di open-end, spesso con fori otturati da una passata di nastro isolante, ed una bagnatura particolare perché possano scendere sul fondo e operare per il tempo necessario. E' un tantino più complicato e, almeno per quella che è la mia esperienza, i risultati non sono sovrapponibili al bigattino.
A complicare ulteriormente la tecnica c'è il problema della corrente, non particolarmente amica del feeder se piuttosto sostenuta: se la pastura viene spazzata via può essere addirittura controproducente, finendo per disperdersi e nel peggiore dei casi anche allontanando le prede.
Relativamente alla verticalità del sistema pescante, l'uso di un galleggiante consente di sondare uno spazio maggiore in quanto — pur rimanendo verticale — la lenza può essere lanciata anche a distanza dall'imbarcazione e sollevata dal fondo a piacimento. Con il feeder a piombo, volendo sollevare la lenza, si può solo pescare lungo il bordo dell'imbarcazione.
Il sistema di segnalazione, poi, è a mio avviso preferibile nel caso del galleggiante che, se ben tarato e della forma adatta, risulta più sensibile di un vettino in continuo movimento.
Per quanto concerne il galleggiante, gli inglesi risultano poco adatti al mare formato: meglio una pera rovesciata con pallina addizionale sull'antenna di segnalazione. Se ben realizzato questo galleggiante tiene bene il moto ondoso riducendo i falsi positivi.
Noi non peschiamo mai dalla barca con mare formato e troppa corrente, essendo condizioni poco idonee a questa particolare tecnica (bolognese con pasturatore) che invece da i suoi migliori risultati (parlo ovviamente dei nostri spots) con mare calmo o lievemente mosso e corrente bassa o assente.
Poi ovviamente ogni località ha la sua storia e non si può generalizzare. Da noi però funziona così ;)

Ciao,
Checco
 
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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 16/11/2015, 14:15




Checco prova ad immaginare un pasturatore che viaggia a 2 metri dal fondo per 150 metri verrà a creare una scusa di pasturazione che varierà in funzione della direzione e del l'intensità della corrente,un pasturatore da feeder fermo o saltellante sul fondo spargerà il il suo contenuto nel cerchio di qualche metro,quello che mi scoraggia invece è il fatto del cimino che verrà sollecitato continuamente creando difficoltà nella percezione della mangiata.
Riguardo i galleggianti noi utilizziamo quelli a pera rovesciati,più tardi ti faccio alcune foto del galleggiante e del sistema pescante

Per la pasturazione noi facciamo così,dividiamo il bigatti no in due contenitori,in uno aggiungiamo lo sfarinato e alcune volte anche altre sostanze liquide nell'altro che usiamo per l'innesco non aggiungiamo nulla o al limite dei feromoni,di conseguenza ciò che mettiamo nel pasturatore e' abbastanza compatto da resistere alle profondità
 
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checco.efb
view post Posted on 16/11/2015, 14:29




Scusa, avevo letto "tecnica inglese" e dato che alcuni usano quei galleggianti con il pasturatore avevo pensato li utilizzassi anche te.
Fermo restando quanto detto sopra, ossia che noi scegliamo condizioni marine diverse per uscire, non sono convinto sulla questione del pasturatore fermo o saltellante sul fondo. Benché vi siano sicuramente delle notevoli differenze tra un feeder fermo e uno "trascinato" dal galleggiante, se la corrente è forte le larve che fuoriescono subiranno ugualmente il suo effetto e temo che difficilmente rimarranno in un cerchio di qualche metro. Una discreta dispersione, per quanto minore, finirai per averla comunque.
Diverso è però il discorso se la corrente è solo di superficie e non di fondo. In questo caso l'uso del galleggiante è senza dubbio controproducente e conviene pescare senza.
 
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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 16/11/2015, 14:37




Anche in questo caso non possiamo generalizzare,nel corso di una giornata la corrente varia diverse volte,sia per direzione che per intensità,senza dimenticare che non sapremo mai esattamente che corrente spirerà sul fondo e come si disporrà il nostro bracciolo,questo fa sì che per ore non si registra alcuna mangiata e noi stiamo lì a darci martellate sulle palle stile Tafazzi...alzando ed abbassando continuamente il nodino di stop,e spargendo bigatti no a destra e manca,mentre se avessimo la ragionevole certezza di un sistema che sta lì sul fondo più o meno in prossimità della verticale della barca e se questo sistema non si ingarbugliasse ferocemente,potrei fare diverse prove e poi stabilire in se ed in quali condizioni risulta conveniente utilizzare questa variante di pesca,spero tu comprenda quali sono i miei dubbi e le mie esigenze..
 
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checco.efb
view post Posted on 16/11/2015, 16:09




Probabilmente sia le condizioni marine che la tipologia di spot ci differenziano così tanto da rendere difficile il trovare un punto in comune.
La nostra montatura, ad esempio, non si ingarbuglia mai. Possiamo avere dei problemi con la corrente di fondo, talvolta, che tende a disporre la lenza in diagonale falsando un po' la misura del fondale, ma niente di più.
Il terminale (200 cm) si dispone sempre a corrente e così fa la scia di bigattini fuoriusciti dal pasturatore. Se non c'è corrente le larve scendono in verticale (da sopra), se c'è corrente vanno in diagonale, ma sempre finiscono in prossimità dell'esca. Ma lo ripeto, sono condizioni differenti.
Spero tu riesca a trovare una soluzione, magari potrò trarne qualche spunto interessante per il futuro ;)

Ciao,
Checco
 
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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 16/11/2015, 17:59




Io invece credo che peschiamo con sistemi quasi uguali ed in condizioni non troppo diverse corrente a parte,il mio sistema pluricollaudato non si ingarbuglia quasi mai,quello che invece si è ingarbugliato sistematicamente e' la montatura Elicopter rig che ho scopiazzato dal vostro sito,che tanto mi è piaciuta concettualmente ,ma che evidentemente non funziona in determinate situazioni,mi sa che continuerò a sbattere la testa facendo su e giù con il nodino di stop...
 
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pescou67
view post Posted on 16/11/2015, 18:46




Alberto rileggendo la tua risposta ho notato che il bracciolo del finale (1 m)è maggiore della distanza snodo-feeder(70cm) per cui l amo con l esca e una parte di lenza possono andare a sovrapporsi al feeder creando garbugli.Secondo me dovresti portare lo snodo più basso, massimo 20 30 cm dal feeder poi penserà la corrente ad alzarlo dal fondo;oppure più alto in modo che l amo sia 10 cm sopra al feeder e si disponga in corrente a bandiera.Per il discorso corrente,come avviene anche nei grandi fiumi, dovresti tenere la canna alta e lasciare un po di bando o pancia per compensare lo scarroccio della barca con un po di lenza in acqua,ma il pasturatore deve essere abbastanza pesante da non muoversi con la corrente.
Come ultima soluzione puoi pescare a piombo secco e pasturare con palle pesanti di sabbia pastura e bigattini da buttare sotto la barca,volendo puoi metterci all interno delle pietre piu grandi.
Spero di esserti utile... ;)
 
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checco.efb
view post Posted on 16/11/2015, 18:57




Ancora le mie scuse, non ho letto con la dovuta attenzione. Spero di non inciampare nuovamente ;)
Sulla lunghezza del bracciolo ha già risposto pescou67. Vorrei però aggiungere che nell'ipotesi tu voglia sollevare il sistema dal fondo, utilizzando una montatura con feeder in basso e bracciolo in alto hai un pasturatore che rilascia bigattini tendenti ad andare verso il fondo, mentre l'esca rimane sollevata.
Nel nostro sistema (con il galleggiante per intenderci) invece i bigattini piovono dall'alto.
Detto questo potresti provare con una montatura "genovese", un piatto misto che ti consente di sfruttare sia la presenza di un bracciolo sia quella di un pasturatore a monte del terminale.
Lo schema generale è questo in figura. Per la lunghezza di bracciolo e terminale regolati in base a quanto detto sopra e ai risultati sul campo.

Attached Image: Genovese

Genovese

 
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AlbertoBarbagallo
view post Posted on 16/11/2015, 22:28




Che questa sera ho bevuto della buona birra,tanta e forte..i latini dicevano "in vino veritas" credo che valga anche per la birra,in sincerità le misure che ho riportato sono alquanto spannometriche ti prego di non prenderle al centimetro.
Detto questo la montatura genovese non mi dispiace,mi sembra una running rig con un bracciolo posto sopra,credi che si possa realizzare anche con perline incollate?
Ps non ti nascondo che vedendo il disegno con i due braccioli svolazzanti ho immaginato grovigli atavici e altrettanto ataviche imprecazioni..
 
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checco.efb
view post Posted on 17/11/2015, 00:50




CITAZIONE (AlbertoBarbagallo @ 16/11/2015, 22:28) 
... non ti nascondo che vedendo il disegno con i due braccioli svolazzanti ho immaginato grovigli atavici e altrettanto ataviche imprecazioni..

Quelle, le ataviche imprecazioni, sono all'ordine del giorno di ogni uscita :D
I grovigli dipendono dalle distanze, dalla lunghezza dei braccioli e dei terminali, dal tipo di collegamento di questi alla lenza madre (la figura non è in scala).
In linea generale maggiore è la corrente/turbolenza minore deve essere la lunghezza del bracciolo (più è corto, più è rigido). In sostanza meno svolazza ed ha occasione di entrare in contatto con gli altri elementi della montatura meglio è.
Per l'attacco del bracciolo io preferisco il "nodo" (water knot a 4 spire va benissimo) allo snodo con perlina.
Se si usa lo snodo (girella tra due perline) può talvolta essere utile irrigidire la parte iniziale del bracciolo con qualche cm di guaina termorestringente o con un tubicino di silicone piuttosto che brillare (se il filo è sottile la brillatura rimane comunque poco rigida).
In alto la corsa del pasturatore può essere fermata con uno stopperino in gomma (che consente anche di fissare il pasturatore evitando che scorra, caratteristica che nella pesca dalla barca può non essere necessaria).
Rimane che come tutte le montature è sempre necessario un adattamento alle condizioni che si affrontano. Ne esistono inoltre numerose varianti, come del resto non c'è un solo paternoster ma tanti modi di realizzarlo.
Pensavo che alla fine, anche un semplice running rig con antitangle rigido potrebbe fare al caso tuo. Come anche potresti aggiungere lo stesso antitangle alla parte bassa del genovese.
Non resta che provare... e riprovare ;)
 
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19 replies since 14/11/2015, 09:03   2064 views
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