Ognuno di noi ha un approccio differente.
Io più che inventare soluzioni alternative — anche se capita, intendiamoci — tendo prima a chiedermi se sto applicando la tecnica, con le sue regole, nel modo corretto. Corretto per quel determinato tipo di spot, fondale, corrente, condizione meteo-marina, stagione, tipo di pesce ricercato, ecc.
Talvolta la lunghezza del terminale (di questo stavamo parlando) è un fattore trascurabile rispetto alla sua altezza dal fondo (differenza tra esca adagiata e leggermente sollevata). Quindi il tipo di montatura scelta può fare la differenza (per questo lo avevo chiesto nel primo post di risposta). Altre volte è il tipo e modalità di pasturazione, così come il tipo di esca.
In alcuni casi il method ha una marcia in più, in altri lo sticky feeder, in altri ancora il block-end classico e via dicendo (cage, open-end,...).
Il feeder, in tutte le sue varianti, offre moltissime opportunità e spesso pescando con alcuni compagni o le volte che uso due (mai più di due!) canne mi rendo conto che non è tanto l'avere un terminale più sottile e più lungo che fa la differenza (benché possa anche farla) quanto la corretta interpretazione e scelta del sistema di pesca.
Riguardo allo spostamento del pasturatore ci sono varie scuole di pensiero, io sono per non muoverlo se non in rarissime circostanze.
Sul fatto che i pesci lo vedano come un pericolo non ci metterei la mano sul fuoco a meno che non sia di quelli fosforescenti
Ci sono dei modelli che si mimetizzano perfettamente con l'ambiente circostante risultando praticamente indistinguibili da un sasso. Non uso quasi mai gli antitangle.
Quando c'è mare mosso valuto con estrema attenzione se uscire a feeder. Ci sono tecniche che rendono decisamente meglio. Nel dubbio porto con me altre canne nella sacca
Ciao,
Checco