rexciprinus |
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| Ben trovati a tutti mi chiamo Enio e sono lo zio di Reostato. La storia che lega la mia vita alla pesca incomincia molto temo fa quando avevo sei anni. Dopo aver fatto da spettatore a molte battute di pesca finalmente mi fu regalata una canna in "tonchino" di due metri con attaccata una lenza costituita in parte da "refe verde" ed in parte da nylon bianco molto rigido e molto massiccio, con un "sughero" a pera rovesciata colorato di rosso nella sua parte superiore ed attraversato da uno stecchino di legno, due pallettoni di piombo ed un amo nero ad occhiello che ad occhio e croce potrebbe essere stato un 8-10. Nonostante questa a dir poco rudimentale all'improvviso mi si spalancò l'infinito mondo della pesca. Dopo un po' di tempo a questa canna ne fece seguito una in fibra di vetro di quattro metri marca Titan rod. Ma non ero ancora soddisfatto ed allora arrivò la mitica NFT Carson di sette metri e venti gialla a strisce marroni e con ghiere di metallo. Aveva un'azione morbida ma purtroppo un peso insopportabile. Ma nonostante questo tanta era la mia passione che riuscivo a tenerla in braccio anche per un giorno intero nelle mie fatidiche pescate alla passata o a "razzolino" come si diceva allora sia in Elsa che in Ombrone che in Tevere. Ben presto però capii che questo tipo di pesca lo avrei potuto ottimizzare con una bolognese. E passarono così molti anni di soddisfazioni fino a chè improvvisamente fui fulminato dal fascino del legering. Leggendo i primi articoli di Mario Molinari su Pescare capii subito che questo sistema di pesca avrebbe potuto rivoluzionare tanti concetti di quella che fino ad allora era considerata la pesca tradizionale. Faticai non poco a trovare una canna da legering, i pasturatori ad altri accessori specifici. Faticai molto di più però a sopportare tutte le prese in giro degli amici che avevano già battezzato il legering come la pesca del nonno o come il fondino. Ho sempre tenuto duro perché le soddisfazioni che mi dava questo sistema di pesca superavano di gran lunga gli sfottò ed ancora oggi mi sento orgoglioso di essere stato il pioniere del legering in questa zona. Poi purtroppo come spesso accade per motivi diversi dovetti abbandonare la pesca praticata ma ho sempre seguito da vicino le vicende di mio nipote Reostato. Ed è stato proprio per "colpa" sua che ho deciso di staccare le canne dal chiodo, spolverarle bene, lubrificare i mulinelli e presentarmi a voi tutti felice di rientrare nell'affascinante mondo della pesca, saluti a TUTTI.
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