Ledgering & Barbel Fishing Italia

boilie barbo

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askanafr
view post Posted on 20/2/2013, 14:44




ciao a tutti ragazzi, mi sono fabbricato delle bolies utilizzando semplicemente della pastura rossa al formaggio, senza aggiungere farine o aromi estranei al mix commerciale, testate in po ho appurato che funzionano: senza alcuna pasturazione pescado con piombo secco sono usciti barbi di tutte le taglie a seconda della taglia di boilie innescata
ora in previsione della stagione calda vorrei sapere se potrei impostare una pasturazione preventiva a base di queste palline o se invece c'è il rischio che il pesce si stanchi dell'esca sputtanando lo spot
ho provato a ragionarci e sono giunto a due ragionamenti differenti:

1 il mix è pensato per i barbi quindi ci sarà un equilibrio che nutrirà i pesci e non li stancherà
2 il mix è nato per attrarre nell'immediato il pesce (ricordo che si tratta di pastura) e basa la sua attrattività sull'aroma e non sul contenuto nutriente quindi sputtanerebbe lo spot

secondo voi qual'è quello giusto?
 
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view post Posted on 20/2/2013, 14:53
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CITAZIONE (askanafr @ 20/2/2013, 14:44) 
1 il mix è pensato per i barbi quindi ci sarà un equilibrio che nutrirà i pesci e non li stancherà
2 il mix è nato per attrarre nell'immediato il pesce (ricordo che si tratta di pastura) e basa la sua attrattività sull'aroma e non sul contenuto nutriente quindi sputtanerebbe lo spot

definirlo mix è un po' azzardato...
un mix, ha caratteristiche più complesse in termini di attrattività/nutrizione...se si parte da una pastura commerciale si ha solo la certezza di disporre di qualcosa di accettato da un punto di vista alimentare...ma nessuna sicurezza in merito alla composzione e di conseguenza alla nutritività/tollerabilità/digeribilità (elemento in grado di fare la differneza sul lungo periodo)
detto ciò...tutto è possibile...anche perchè, ad oggi, nn ci sono dati certi in merito alle carattersitiche che deve avere un mix da barbo...
a differenza della carpa, siamo di fronte ad una specie per cui gli studi scientifici (soprattutto in materia di fabbisogni alimentari) scarseggiano parecchio, poichè trattasi di pesce privo di qualsivoglia interesse commerciale...
i mie compagni di pesca ed il sottoscirtto, ad oggi, ad esempio, dopo anni di esperimenti, siamo giunti alla formulazione di un'esca che sembra dare buoni risultati, ma siamo ancora lontani dall'avere la sicurezza che si tratti di un perfetto mix da barbo...al contrario, su qualcosa d'altro siamo sicuri...ci siamo resi conto che nn c'è nulla di meglio che nn lo sperimentare continuamente, con metodo e cercando di ragionare il più possibile sui risultati...
 
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GiangiAngler
view post Posted on 20/2/2013, 15:36




Ho poca esperienza a riguardo delle abitudini alimentari del barbo, ma "parecchia" a proposito di alimentazione delle carpe di fiume e loro pasturazione nel lungo periodo.
Dopo tanti esperimenti, sono giunto, insieme ad alcuni bravi anglers polesani, a delle conclusioni che credo si possano applicare, con metodo, anche al barbo.

Come prima cosa, ho capito che l'aromatizzazione conta veramente poco, come contano poco additivi e prodotti vari che, ragionando con criterio, servono più al pescatore che al pesce, più ad alimentare il mercato piuttosto che alimentare il pinnuto.
Ciò che conta è disporre di un mix equilibrato, di qualità, ma con caratteristiche semplici e basilari. Abbiamo dedotto che esso debba essere:
-economico
-ben digeribile
-adatto alla temperatura dell'acqua e quindi alla stagione
-facile da lavorare (dopo vi spiego perchè...)
Non abbiamo certo scoperto l'acqua calda con queste conclusioni, ma vi assicuro che ci sono pescatori che insistono nel complicarsi la vita.
Per rimanere pertinente al topic, ritengo che la pastura non sia un mix. O meglio, non è un prodotto fatto per essere lavorato e bollito. Spesso in essa vengono utilizzati coloranti ed aromi artificiali "pesanti". In definitiva, non si può mai (o quasi) avere la certezza che si tratti di un prodotto di qualità.
Ergo, meglio acquistare i singoli prodotti da miscelare, così si sa sempre ciò che si mette dentro. Si guadagna in qualità e si risparmia.
Noi utilizzavamo per il Po un semplice birdfood mix, con l'aggiunta di farina di pesce dalla primavera all'autunno (birdfish mix), e di robin red per il freddo. Stiamo parlando di farina di soya, semolino, farina di riso, latte in polvere, farina di mais, pastoncino per canarini. Ingredienti economici e facili da reperire. Miele e melassa per dolcificare. Aromi da pasticceria giusto giusto un pizzico. Volendo si potevano aggiungere anche banalissime spezie da cucina.
Ciò che veramente ha fatto la differenza nel nostro spot, è stata la quantità. Ecco perchè prima dicevo che il mix doveva essere facile da lavorare: scendevano in acqua circa 100 kg di boilies in 15 giorni in piena stagione. Queste quantità erano dettate proprio dalla massiccia presenza di barbi nel nostro spot. Eravamo più che convinti che almeno metà delle nostre boilies finissero nei loro apparati digestivi. E le catture ci hanno dato ragione, i barbi si avventavano con ingordigia sulle nostre boilies, che innescavamo doppie nella misura di 30 mm. Spesso rimanevano svariati minuti a tentare di ingoiarle senza risultato (e questo era a mio avviso di grande attrattiva per le carpe). Altre volte neppure questi inneschi riuscivano a fermarli, e rimanevano allamati. Sputando quantità disarmanti di boilies frantumate sul materassino.
Tutto ciò per dire che, a mio avviso (dopo anni di test), meglio lasciare stare la pastura al formaggio se intendi pianificare una pasturazione nel medio-lungo periodo. Ti consiglio di affidarti ad un mix "fatto in casa" semplice, digeribile, equilibrato, economico, e di puntare sulla fabbricazione di ingente quantità di esca, senza "fasciarti troppo la testa" su aromatizzazione e affini.
L'unica cosa che davvero fa la differenza è dove le getti queste palline, ovvero la scelta dello spot.
Esca ottima e pasturazione perfetta + spot sbagliato = flop.
Esca pessima + spot giusto = catture.
Esca semplice, ben fatta ed in gran quantità + spot giusto = cacao meravigliao.
Non sono mai stato un genio in matematica, ma ho sempre pescato tanto!
Parlo del fiume, ovviamente, e in base all'esperienza personale. Non sono certo il tipo che vuole impartire lezioni di pesca, sia chiaro, desideravo solo condividere i risultati di anni di ricerca e di pesca alla carpa di fiume. Con tanti cappotti ma anche con tante soddisfazioni.
In un fiume come il Po c'è una quantità di pesce che "circola" della quale non abbiamo minimamente idea. Difficile sputtanare lo spot. Abbiamo pescato nello stesso spot per quasi 5 anni pasturando in abbondanza con la medesima esca. Mai avuto problemi.
 
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view post Posted on 20/2/2013, 16:26
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CITAZIONE (GiangiAngler @ 20/2/2013, 15:36) 
servono più al pescatore che al pesce, più ad alimentare il mercato piuttosto che alimentare il pinnuto.

In un fiume come il Po c'è una quantità di pesce che "circola" della quale non abbiamo minimamente idea.

io sottolinerei i due passaggi citati sui quali penso ci sia poco da dire, alle volte un aroma serve anche a dare "sicurezze" al pescatore il quale, di conseguenza, pesca più convinto e quindi meglio, il che, anche se l'aroma non serve ad una beneamata cippa, si traduce in un'azione di pesca migliore.

Sul fatto che in Po ci siano quantità di pesce industriale penso cisia poco da dire, ma non ovunque, bisogna capire dove sostano, dove transitano e dove si nutrono, il che rende l'approccio efficiente ed efficace
 
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askanafr
view post Posted on 20/2/2013, 16:41




quindi per una pasturazione prolungata meglio passare a qualcosa di un po piu ragionato giusto?
 
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view post Posted on 20/2/2013, 16:46
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CITAZIONE (GiangiAngler @ 20/2/2013, 15:36) 
Ho poca esperienza a riguardo delle abitudini alimentari del barbo, ma "parecchia" a proposito di alimentazione delle carpe di fiume e loro pasturazione nel lungo periodo.
Dopo tanti esperimenti, sono giunto, insieme ad alcuni bravi anglers polesani, a delle conclusioni che credo si possano applicare, con metodo, anche al barbo.

Come prima cosa, ho capito che l'aromatizzazione conta veramente poco, come contano poco additivi e prodotti vari che, ragionando con criterio, servono più al pescatore che al pesce, più ad alimentare il mercato piuttosto che alimentare il pinnuto.
Ciò che conta è disporre di un mix equilibrato, di qualità, ma con caratteristiche semplici e basilari. Abbiamo dedotto che esso debba essere:
-economico
-ben digeribile
-adatto alla temperatura dell'acqua e quindi alla stagione
-facile da lavorare (dopo vi spiego perchè...)
Non abbiamo certo scoperto l'acqua calda con queste conclusioni, ma vi assicuro che ci sono pescatori che insistono nel complicarsi la vita.
Per rimanere pertinente al topic, ritengo che la pastura non sia un mix. O meglio, non è un prodotto fatto per essere lavorato e bollito. Spesso in essa vengono utilizzati coloranti ed aromi artificiali "pesanti". In definitiva, non si può mai (o quasi) avere la certezza che si tratti di un prodotto di qualità.
Ergo, meglio acquistare i singoli prodotti da miscelare, così si sa sempre ciò che si mette dentro. Si guadagna in qualità e si risparmia.
Noi utilizzavamo per il Po un semplice birdfood mix, con l'aggiunta di farina di pesce dalla primavera all'autunno (birdfish mix), e di robin red per il freddo. Stiamo parlando di farina di soya, semolino, farina di riso, latte in polvere, farina di mais, pastoncino per canarini. Ingredienti economici e facili da reperire. Miele e melassa per dolcificare. Aromi da pasticceria giusto giusto un pizzico. Volendo si potevano aggiungere anche banalissime spezie da cucina.
Ciò che veramente ha fatto la differenza nel nostro spot, è stata la quantità. Ecco perchè prima dicevo che il mix doveva essere facile da lavorare: scendevano in acqua circa 100 kg di boilies in 15 giorni in piena stagione. Queste quantità erano dettate proprio dalla massiccia presenza di barbi nel nostro spot. Eravamo più che convinti che almeno metà delle nostre boilies finissero nei loro apparati digestivi. E le catture ci hanno dato ragione, i barbi si avventavano con ingordigia sulle nostre boilies, che innescavamo doppie nella misura di 30 mm. Spesso rimanevano svariati minuti a tentare di ingoiarle senza risultato (e questo era a mio avviso di grande attrattiva per le carpe). Altre volte neppure questi inneschi riuscivano a fermarli, e rimanevano allamati. Sputando quantità disarmanti di boilies frantumate sul materassino.
Tutto ciò per dire che, a mio avviso (dopo anni di test), meglio lasciare stare la pastura al formaggio se intendi pianificare una pasturazione nel medio-lungo periodo. Ti consiglio di affidarti ad un mix "fatto in casa" semplice, digeribile, equilibrato, economico, e di puntare sulla fabbricazione di ingente quantità di esca, senza "fasciarti troppo la testa" su aromatizzazione e affini.
L'unica cosa che davvero fa la differenza è dove le getti queste palline, ovvero la scelta dello spot.
Esca ottima e pasturazione perfetta + spot sbagliato = flop.
Esca pessima + spot giusto = catture.
Esca semplice, ben fatta ed in gran quantità + spot giusto = cacao meravigliao.
Non sono mai stato un genio in matematica, ma ho sempre pescato tanto!
Parlo del fiume, ovviamente, e in base all'esperienza personale. Non sono certo il tipo che vuole impartire lezioni di pesca, sia chiaro, desideravo solo condividere i risultati di anni di ricerca e di pesca alla carpa di fiume. Con tanti cappotti ma anche con tante soddisfazioni.
In un fiume come il Po c'è una quantità di pesce che "circola" della quale non abbiamo minimamente idea. Difficile sputtanare lo spot. Abbiamo pescato nello stesso spot per quasi 5 anni pasturando in abbondanza con la medesima esca. Mai avuto problemi.

Concordo con molto di quello che hai scritto anche se su alcuni punti avrei da "ridire", ma non perchè credo siano sbagliati, ma per il semplice fatto che stiamo parlando di barbi e non di carpe e che pescare miratamente a "barbelfishing" è diverso da prendere dei barbi pescando a carpfishing

domani con calma magari provo a analizzare i vari punti

CITAZIONE (askanafr @ 20/2/2013, 16:41) 
quindi per una pasturazione prolungata meglio passare a qualcosa di un po piu ragionato giusto?

i due problemi principali della pastura, come è già stato detto, sono che non nasce per essere cotta e non sai da cosa è composta (quindi non puoi fare nessuna considerazione su nutritività, digeribilità ecc)

Può essere una base di partenza (anche io sono partito da li) per prendere confidenza con la tecnica, ma non è sicuramente la scelta migliore

sempre domani magari ti butto giù una ricettina da provare ;)

Edited by superpeppe - 20/2/2013, 17:07
 
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view post Posted on 20/2/2013, 23:20
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la pastura, se di buonaqualità, ha molte caratteristiche che la rendono un ottimo punto di partenza
i pesci la mangiano e non gli fa male (se così non fosse non rimarrebbe sul mercato a lungo)
è digeribile già da cruda (quindi a maggior ragione cotta)
è fatta per incontrare i gusti del pesce
come già detto però ti devi fidare del produttore e devi accetare due limiti: non sai da cosa è composta quindi non puoi modificarla, non è fatta per nutrire

detto qusto in po spesso per prendere i pesci devi pescare in mezo ai pesci, e per in mezzo intendo in mezzo a migliaia di pesci, questo non vuol dire che prenderesti con qualsiasi cosa, ma che ovviamente è un contesto più semplice (come pesca) di alcune piccole cave con dentro magari 10 pesci, presenta ovviamente altre difficoltà (prima delle qualiè appunto trovare dove sono le migliaia di pesci, perchè non sono uno ogni metro)
posto che si parla di esche e che quindi si suppone tu sia in grado di trovare i pesci, come hai già visto per prenderli non è necessario pasturare (non è necessario cioè nutrire), un'esca può attrarre un pesce perchè lo incuriosisce, perchè gli sombra cibo, perchè l'assaggia ed è buona
il mio consiglio è partire da cose sempici e ragionando su ogni passaggio, cioè non è semplice fare un mix con i primi 10 ingredienti mischiati a caso finchè rolla in tavola o dire questo non lo metto perchè non serve, semplice è trovare gli ingredienti, tra quelli disponibili e al prezzo che si è disposti a spendere, che sono utili al nostro scopo
ovvero semplice non è andare al mulino e prendere le prime farine di semolino, mais e soya che ci capitano in mano solo perchè abbiamo letto che in alcuni mix si usano semolino mais e soya, ma capire se queste farine servono ed in che forma, o se non servono e quindi non vale nemmeno la pena dannarsi ad inserirle nel mix

detto questo (la consapevolezza di ciò che si fa è sempre importante se no non si capisce da dove si arriva e dove si sta andando) pessimi mix sono sempre stati usati da tanti pescatori e hanno spesso caturato pesce (io ho preso tanti pesci con un mix fatto con semolino, mais, soya, pastoncino, pesce e latte presi a caso, prima di capire che non era un mix semplice, nè economico, nè efficace.... però prendeva pesce, quasi sempre), ottimi mix sono usati da tantissimi pescatori ed ogni tanto cappottano, quindi l'importante è imparare divertendosi (e possibilmente cercando di non fare disastri, ma con un minimo di consapevolezza di ciò che si sta facendo non dovresti avere problemi)
 
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view post Posted on 21/2/2013, 00:43

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Quand'è che facciamo un'altro pò di palline?!?!
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leandrao
view post Posted on 21/2/2013, 07:31




Nella mia breve esperienza posso confermare che con dei buoni ingredienti, basta rollare solo la base di un mix, che già cattura.
Quest'anno ho fatto un po di palline per testare il lavoro del mix e mi sono accorto che funzionava molto, tanto da lasciarlo così e prendere nel 2012 il maggior numero di carpe di sempre.
Per le palline da barbo, ho fatto solo qualche prova, ma credo che la filosofia sia la stessa.
Era un argomento che mi piaceva e nel quale avevo provato ad impegnarmi, ma non c'erano le condizioni giuste.
 
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askanafr
view post Posted on 21/2/2013, 08:31




CITAZIONE (superpeppe @ 20/2/2013, 16:46)
i due problemi principali della pastura, come è già stato detto, sono che non nasce per essere cotta e non sai da cosa è composta (quindi non puoi fare nessuna considerazione su nutritività, digeribilità ecc)

Può essere una base di partenza (anche io sono partito da li) per prendere confidenza con la tecnica, ma non è sicuramente la scelta migliore

sempre domani magari ti butto giù una ricettina da provare ;)

Grazie mille peppe :D

CITAZIONE (belladitheboss TSC @ 20/2/2013, 23:20)
la pastura, se di buonaqualità, ha molte caratteristiche che la rendono un ottimo punto di partenza
i pesci la mangiano e non gli fa male (se così non fosse non rimarrebbe sul mercato a lungo)
è digeribile già da cruda (quindi a maggior ragione cotta)
è fatta per incontrare i gusti del pesce
come già detto però ti devi fidare del produttore e devi accetare due limiti: non sai da cosa è composta quindi non puoi modificarla, non è fatta per nutrire


posto che si parla di esche e che quindi si suppone tu sia in grado di trovare i pesci, come hai già visto per prenderli non è necessario pasturare (non è necessario cioè nutrire), un'esca può attrarre un pesce perchè lo incuriosisce, perchè gli sombra cibo, perchè l'assaggia ed è buona

quindi anche un approccio tipicamente da feeder cioè pasturatore e pastura potrebbe funzionare semplicemente sostituendo iil bigattino con una boilie, anche in presenza di molto pescie di disturbo?

e che differenze porterebbe una pasturazione preventiva nei confronti della strategia sopra descritta? (restando fermo lo sviluppo di un mix un minimo ragionato)
 
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view post Posted on 21/2/2013, 09:05
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Posso fare il "cattivo di turno" e dire che forse sarebbe meglio evitare di "spaziare" troppo nell'argomento mix !?

ho visto tante risposte e tanti ragionamenti sensati e corretti, ma quasi tutte inerenti le carpe, io credo che sarebbe più giusto cercare di mantenerci in tema e cercare di parlare di barbi, se no sconfiniamo in un mondo "infinito" senza arrivare ad una conclusione sensata ^_^
 
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view post Posted on 21/2/2013, 13:00
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CITAZIONE (askanafr @ 21/2/2013, 08:31) 
CITAZIONE (belladitheboss TSC @ 20/2/2013, 23:20)
la pastura, se di buonaqualità, ha molte caratteristiche che la rendono un ottimo punto di partenza
i pesci la mangiano e non gli fa male (se così non fosse non rimarrebbe sul mercato a lungo)
è digeribile già da cruda (quindi a maggior ragione cotta)
è fatta per incontrare i gusti del pesce
come già detto però ti devi fidare del produttore e devi accetare due limiti: non sai da cosa è composta quindi non puoi modificarla, non è fatta per nutrire


posto che si parla di esche e che quindi si suppone tu sia in grado di trovare i pesci, come hai già visto per prenderli non è necessario pasturare (non è necessario cioè nutrire), un'esca può attrarre un pesce perchè lo incuriosisce, perchè gli sombra cibo, perchè l'assaggia ed è buona

quindi anche un approccio tipicamente da feeder cioè pasturatore e pastura potrebbe funzionare semplicemente sostituendo iil bigattino con una boilie, anche in presenza di molto pescie di disturbo?

e che differenze porterebbe una pasturazione preventiva nei confronti della strategia sopra descritta? (restando fermo lo sviluppo di un mix un minimo ragionato)

un bigattino attrae un pesce perchè sa istintivamente che è cibo, e perchè è vivo e si muove
se nella scia di un pasturatore posiziono al posto dei bigattini una biglia dura da 14 mm automaticamente impedirò a tutti quei pesci che non sono in grado di ingoiarla di allamarsi (pesci kamikaze a parte) e ottengo una prima selezione sulla taglia, la stssa cosa succede se io piazzo la mia boilie innescata in mezzo ad un po' di boilies gettate sul fondo del fiume
il pesce non le conosce e non sa che sono cibo ma comunque ne è attratto, le assaggia e se gli piacciono torna a mangiarle
la pasturazione preventiva si può effettuare a diversi livelli che vanno dal portare il pesce a conoscere la nostra esca qualche giorno prima di andarli a pescare fino al condizionamento che può dirare anche anni e porta il pesce a riconoscere l'esca come valida alternativa al cibo che trova in natura
questo è detto in maniera molto semplicistica ovviamente, non basta gettare quintali d'esca per essere sicuri che il pesce ne sia condizionato, ma spesso gettare un po' di esche è sufficente per prendere tanti pesci
come dice peppe se il discorso sulla carpa è più facilmente afrontabile perchè la carpa è un pesce non solo pescato da molti anni, ma anche allevato e studiato scientificamente da molti anni, e se ne conosce abbastanza precisamente il fabisogno in termini di nutrimento, il barbo non è per nulla conosciuto, e non bastano certo alcuni anni di pesca per capire se è condizionato alle nostre pasturazioni
quello che si può affermare è che di sicuro i barbi si prendono in buona quantità e di buona taglia media quando si pastura con esche di 20 mm
in ogni caso io ritengo che ci siano molte meno differenze tra una carpa ed un barbo rispetto a quelle che ci possono essere tra una trota ed un barbo, anche se sicuramente differenze ci sono
motivo in più per cui è veramente difficile selezionare i barbi in mezzo alle carpe e viceversa (con la differenza che le carpe hanno la bocca più grossa e hanno più fame)

CITAZIONE (superpeppe @ 21/2/2013, 09:05) 
Posso fare il "cattivo di turno" e dire che forse sarebbe meglio evitare di "spaziare" troppo nell'argomento mix !?

dillo bene: il perfettino di turno!!! :woot: :rolleyes: :P :D
 
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view post Posted on 21/2/2013, 13:34
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CITAZIONE (belladitheboss TSC @ 21/2/2013, 13:00) 
motivo in più per cui è veramente difficile selezionare i barbi in mezzo alle carpe e viceversa (con la differenza che le carpe hanno la bocca più grossa e hanno più fame)

difficile ma non impossibile, e credo che i dati mostrati nell'altra discussione lo testimoniano

Per rispondere a tutte le considerazion fatte posso riportare un'esperienza personale di alcune sessioni dell'anno scorso in Po a fine anno in cui nello stesso tratto di fiume ho portato avanti 2 sessioni di pasturazione.

- una a barbi "abbastanza" continuativa per circa un mese (salvo stop per via di piene ecc) con delle esche "da barbo" (o comunque che io considero tali) con circa 3 pasturazioni a settimana da 2-3 kg a pasturazione e relativa pescata nel finesettimana
- una a carpe con esche da carpa con una sola settimana di pasturazione nello stesso periodo (3 pasturate con grossi quantitativi di esche...meglio evitare di dire quante se no mi insultate :lol: ) più sessione di pesca di 3 giorni proprio in sponda opposta allo spot da barbi

sulla pasturazione da barbi pochi e grossi barbi, su quella da carpe un buon numero di carpe anche di taglia e nessun barbo

Questo per dire che con una buona esca, la scelta dello spot e una giusta strategia di pasturazione, senza eccedere nei quantitativi e nel tempo di prepasturazione, può comunque regalare bei barbi e tenere lontano le carpe

Detto questo torniamo al discorso ricetta...premetto che è una ricetta che non ho ancora provato effettivamente, ma che è una variante della ricetta che ho usato l'anno scorso e che mi sono ripromesso di provare non appena le condizioni meteo lo permettono.

Una ricetta semplice e relativamente economica che credo sia adatta sia a brevi sessioni che a pasturazioni prolungate, formata da:

pane 30 %
ttx 30 %
formaggio 20%
Farina di pesce predigerito 10%
latte in polvere 10%

un consiglio è quello di lasciare il mix leggermente più molle e lasciarlo riposare 10 minuti prima di rollarlo in quanto gli ingredienti presenti tendono a bere parecchio (si può agiungere altro mix dopo i 10 minuti se la consistenza non è quella corretta)
 
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view post Posted on 21/2/2013, 14:20
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il bere molto è complice il ttx,cmq argomento interessante...
 
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CITAZIONE (barbo77mn @ 21/2/2013, 14:20) 
il bere molto è complice il ttx,cmq argomento interessante...

non solo...anche il pane ;)
 
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