Ledgering & Barbel Fishing Italia

Po fishing - 14) cura del pesce

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/6/2012, 11:11
Avatar

in attesa del big!

Group:
Moderatore Globale
Posts:
29,970
Location:
alle pendici del Po

Status:


L’approccio del moderno pescatore deve essere improntato al massimo rispetto per l’ambiente e soprattutto per il pesce.

dscn0308h

Come è stato scritto più volte C&R non vuol dire solo Catch and Release ma anzitutto Cultura e Rispetto, cultura nelle scelte di attrezzi e accessori, rispetto prima, durante e dopo: prima nel setup di lenza, durante il combattimento e dopo nelle operazioni di slamatura, pesatura e fotografia del pesce catturato. E’ necessario evitare approcci troppo sportivi, che implicano combattimenti prolungati e, nel caso di rotture, un doloroso piercing che il barbo o la carpa si porta dietro, nel peggiore dei casi anche con un pericolosissimo spezzone di nylon se non con tutta la zavorra. Se c’è la concreta possibilità di incocciare su barbi over tre o su carpe over 10 è inutile montare terminali dello 0,18 o madri lenza dello 0,22. Vi posso assicurare che, almeno nel basso corso del Po, un pesce se ne sbatte allegramente del diametro del nostro terminale e se arriva su di un pellet correttamente innescato non si ferma a guardare cosa c’è a monte, visto che gli svariati metri di acqua dove si pesca non hanno di certo la limpidezza di un torrente alpino. Una volta scelto il giusto mix fra sportività e divertimento e dopo un combattimento terminato positivamente, almeno dal nostro punto di vista, vediamo le accortezze da mettere in campo per il rispetto e l’incolumità del nostro avversario.

dsc1440r

IL GUADINO


dsc0505o

Non abbiamo bisogno di manici lunghi (a innesto o telescopici) ma di manici corti e rigidi monopezzo, manici che non temano prede extra size e abbastanza tosti da reggere teste ben dimensionate. Solitamente parliamo di manici più corti di 2 mt, in un unico pezzo appunto, con rinforzo nel punto di attacco e boccola in metallo o attacco a V

dsc1439hl

se si usa una testa di guadino con aste. Sono leggeri e trovano comodamente posto dentro la stessa sacca porta canne visto che una 12’ ha un ingombro di circa 1,85 mt e i manici da CF (i migliori) sono lunghi 1,80 mt. La rete deve essere di dimensioni adeguate non tanto in profondità quanto in larghezza della bocca. Esistono reti denominate “barbel net” che hanno un lato di circa 80 cm, sufficienti a contenere quasi tutto quello che nuota in Po.

dscn328902

Non scegliamo prodotti a maglia troppo fitta, in corrente possono dare più di un problema per l’effetto “vela” ma orientiamoci su prodotti a maglia gommata e trama larga, montati su teste di grandi capacità. Quasi tutte le case che producono materiale specialistico ne hanno a catalogo. La maglia gommata è più sicura per il pesce, non puzza, si asciuga rapidamente e trova posto dentro la sedia piegata, la maglia classica su stecche di carbonio ha il vantaggio di essere pieghevole e di misura mediamente maggiore. La scelta di una o l’altra è legata alla comodità anche se alle volte in quella gommata certe “signorine” entrano a fatica.

dsc0034nl

IL MATERASSINO


jpg

L’utilizzo del materassino è legato, per cultura e tradizione, alla pratica del carp-fishing. Bene abituiamoci a usarlo sempre anche con i ciprinidi minori. Ci sono materassini che occupano pochissimo posto in sacca e che ci assicurano un appoggio protetto rispetto ai sassi di una prismata o alla sabbia asciutta e abrasiva di una spiaggia assolata. Se il pesce è di taglia normale slamiamolo direttamente in acqua con l’uso di un paio di pinzette a becco lungo, se fortunatamente (sempre per noi) abbiamo bisogno di pesare e fotografare facciamo in modo che dette operazioni siano il più veloci possibili, usando una sacca di pesatura adatta e ben bagnata. La stessa sacca, in caso di assenza del materassino, può servire da appoggio insieme al guadino per evitare che il pesce prenda contatto con il terreno,

dsc3221f

slamarlo a bordo acqua magari ci fa bagnare un po’ i piedi ma è tutta salute per il pesce. In caso fosse necessario (speriamo) anche la foto predisponiamo per tempo, nel caso fossimo da soli, la postazione per l’autoscatto. Per ovviare all’appoggio e nella necessità di risparmiare il peso di un treppiede ad altezza regolabile muniamoci di un attacco tipo “gorilla pod”

gorillapod21
(photo by internet)

che si aggancia praticamente ovunque e tiene bene il peso anche di alcune reflex. Altro escamotage molto economico è quello di munirsi di un piccolo treppiedi di produzione cinese (5 euro al mercato) e fissarlo su di un normale picchetto, così potete anche orientare la digitale a 360°. In ultimo evitiamo foto in piedi ma rimaniamo sempre in ginocchio sopra il materassino e, ove possibile, vicino l’acqua. Nel caso d’improvviso movimento del pesce i danni per una caduta accidentale saranno infinitamente minori.

LA NASSA


csc6237

L’uso della nassa non è strettamente necessario, la taglia dei barbi catturabili con pellet e altre esche dure è mediamente alta e ricoverare un barbo di alcuni chili in nassa è un inutile prolungamento dello stress per il pesce. Fotografare subito è consigliabile anche perché il pesce è stanco e quindi molto più gestibile per qualche scatto al volo prima del rilascio.
Se proprio non vogliamo rinunciare alla “foto di gruppo”, scegliamo un prodotto di dimensioni adatte, almeno 3,5 mt, con un diametro di almeno 50 cm, sono da preferire le nasse rettangolari in quanto non hanno la tendenza ad attorcigliarsi in corrente. La nassa va stesa per tutta la sua lunghezza e assicurata al fondale anche nella parte terminale, in modo che il pesce non si ammassi nell’ultima sezione spinto dalla corrente soffrendo lo schiacciamento e la scarsa ossigenazione. In ogni caso, quando catturate un barbo molto grosso, è bene liberarlo subito. Durante il combattimento questo pesce lotta fino allo sfinimento e la nassa, subito dopo, potrebbe voler dire la morte del pesce per asfissia. Rilasciamolo con molta cura dopo averlo ben ossigenato muovendolo delicatamente contro corrente per favorire il flusso dell’acqua fra le branchie, posso dire per esperienza che alle volte l’operazione richiede diversi minuti, per noi un piccolo fastidio per il pesce la certezza di nuotare nuovamente nel suo fiume.

dsc3237

Prossima puntata 15) conclusioni

 
Top
0 replies since 26/6/2012, 11:11   192 views
  Share