Per essere estremamente sintetici si può dire:
robusti
capienti
ignoranti
come vedete non sono molte le caratteristiche richieste ad un mulinello per la pesca in Po ai grandi ciprinidi baffuti.
Se nella passata o nello spinning, piuttosto che in altre tecniche, abbiamo bisogno di proprietà ben precise, nel Po Fishing possiamo permetterci di scegliere cercando solo determinati attributi, dove per attributi si intende sia le “
peculiarità” sia le “
palle” per affrontare pesci di mole, in correnti imponenti, in fondali importanti.
Proviamo a elencare un paio di consigli utili
TAGLIANon cerchiamo il mulinello piccolo e aggraziato, nel Po servono attrezzi obesi, mai sotto la taglia 4000 che per alcune marche e modelli diventa 5000. Attenzione soprattutto alla capacità della bobina, sotto i 200 mt di 0,30 siamo già in una categoria poco adatta per questa pesca
PESONon ha molta importanza anzi è una delle caratteristiche da tenere in considerazione nella nostra scelta finale. Tenendo presente che l’accoppiata canna e mulinello è in mano solo nelle fasi di lancio e di combattimento e per il resto del tempo riposano sul picchetto non stancando il pescatore, un peso che può sembrare eccessivo è invece la caratteristica che ci parla dei materiali di costruzione, plastiche e resine sono leggere, il metallo no. Diffidate quindi di modelli sotto i 350 grammi, in questa pesca l’anoressia è un difetto assoluto da evitare come la peste.
MATERIALE DI COSTRUZIONE
Metallo, metallo e ancora metallo, soprattutto nello chassis e nel piede. Strutture di metallo non denunciano torsioni e/o vibrazioni nei combattimenti più impegnativi. Un carcassa in metallo tiene in asse la meccanica interna evitando che si formino “giochi” deleteri. Teniamo presente che già la semplice azione di pesca, con il recupero frequente di zavorre da 2 etti, forzano tutto il complesso. Se vogliamo risparmiare qualche grammo cerchiamo un minimo di leggerezza solo nel rotore che può essere in alluminio o nei moderni materiali ultraleggeri.
Con l’aiuto di
Mikele76 vediamo ora pezzo per pezzo quali sono le peculiarità di un buon mulinello da Po.
BOBINA:
Larga e capiente, sovradimensionata rispetto al corpo, indispensabile per lanci lunghi ove necessario e per bobinare a larghe spire il che evita parrucche e ogni altro genere di inconveniente derivante da una bobina troppo piccola. Per regolarvi una capacità che consenta di caricare almeno 200 mt di 0,30 è il minimo sindacale.
prestiamo attenzione alla costruzione del cicalino e all'eventuale presenza (gradita) di molla di acciaio a servizio della clip
la clip in Po si usa raramente ma se ben pensata e progettata è sempre indice di qualità complessiva del prodotto
Osserviamo anche il profilo della bobina, è quello dove il filo tocca e sfrega più frequentemente
FRIZIONE:
a dischi maggiorati e a tenuta stagna per evitare infiltrazioni di polvere, sabbia e acqua, utile scegliere modelli con un grande potere frenante dai 12 Kg a salire.
ALBERINO:
in acciaio inox di diametro maggiorato, magari accoppiato ad un supporto rigido della bobina
RULLINO:
di tipo “antitwist” supportato da cuscinetto, un rullino ben progettato allunga a dismisura la vita della lenza madre.
ARCHETTO:
sempre in acciaio a sezione cava, bilancia meglio il rotore e assicura la massima robustezza
ROTORE:
è la parte meno sollecitata, quella che assolve i compiti meno gravosi ma sempre meglio che sia in materiale a prova di bomba non fosse che per bilanciare al meglio il movimento complessivo del mulinello
CUSCINETTI:
pochi ma buoni, la qualità di un mulinello non si giudica dal numero dei cuscinetti ma dalla qualità degli stessi, meglio pochi cuscinetti di qualità piazzati dove servono veramente che una dozzina di “cinesaglia” che, se il lavoro diventa impegnativo, si consumano in poco tempo
RAPPORTO DI RECUPERO:
potente e veloce non vanno molto d’accordo, nel caso privilegiamo la potenza con un rapporto di recupero che deve assestarsi sotto il 5:1, non dimentichiamo che, in presenza di una bobina molto larga, anche un rapporto lento consente di recuperare un buon tratto di filo per ogni giro di manovella, e comunque non abbiamo la necessità di recuperare a palla un pasturatore o un piombo mentre è indispensabile sviluppare una grande potenza quando, oltre alla zavorra, attaccato alla lenza ci sono pure svariati chili di pesce
POMELLO E MANOVELLA:
manovella lunga e ben strutturata per una maggiore leva in fase di recupero e “pompaggio” del pesce, evitiamo i modelli con manovella reclinabile a scatto. Un pomello ergonomico ben dimensionato permette di impugnare stringendo lo stesso nel palmo della mano per una presa più salda e consente di sviluppare una maggiore forza rispetto alla classica presa a tre dita.
BAIT RUNNER E FIGHTING DRAG
La frizione anteriore, per caratteristiche di costruzione, e molto più precisa di una frizione posteriore. Non parlando di finali dello 0,08 si può comunque sacrificare qualcosa per poter scegliere i vantaggi di una bait runner o di una semplice fighting drag, che magari hanno qualcosa in meno in termini di precisione ma hanno i vantaggi di una regolazione più veloce in caso di necessità. Sistemi di frizione libera in Po non sono indispensabili ma tornano utilissimo qualora volessimo usare gli stessi mulinelli (e canne) per il carp fishing marginale o per il method.
Riassumendo:
taglia 4000/6000
peso over 350 gr.
rapporto di recupero under 5:1
capacità bobina almeno 200/250 mt di 0,30
corpo in metallo
prossima puntata 5) nylon & C.