Ledgering & Barbel Fishing Italia

Po fishing - 2) i pesci

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view post Posted on 25/5/2012, 06:58
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in attesa del big!

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Parliamo dei pesci insidiabili con questo tipo di approccio.
Su bigattini e vermi si prende tutto quello che nuota e si nutre in Po, tranne i bagnanti. Fuori dalla stagione invernale, dove il bigattino ha un senso logico in quanto non subisce il disturbo dei pesci più piccoli, è solo un’esca dura e voluminosa che può selezionare la taglia del pesce stesso. Su esche dure e voluminose quasi tutti i pesci del basso corso del Po possono mangiare ed è per questa ragione che nel “Po fishing” si seleziona la taglia ma non certo la specie di quello che possiamo forare. Chiaramente non è che su di un bel fiocco di bigattini non può mangiare un grosso barbo in piena estate, semplicemente ci arriverà prima qualcosa di molto più piccolo che svuoterà tutte le larve rendendo l'innesco inservibile.Prevalentemente parliamo di barbi e carpe ma anche le grosse breme, gli aspi e i siluri di taglia medio-piccola possono gradire un pellet dippato o una grossa e odorosa boiles, vediamo come distinguerli già dalla mangiata e dal modo di difendersi.

Breme:


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evitando di innescare il bigattino si evitano tutti gli abramidi di piccola taglia che viceversa sarebbero assolutamente frenetici e famelici sugli inneschi, ma su di un pellet o una boiles, specie se di taglia contenuta (dai 10 ai 15 mm innescati singolarmente), una breme anche non enorme può arrivare tranquillamente a mangiare. Di solito gli esemplari catturati hanno una taglia media dai 600/700 grammi a salire. L’approccio non è certamente irruento nonostante si parli di grossi esemplari. Vettino o vetta avon evidenziano ripetuti saltelli e vibrazioni, se si usa una cima avon ben strutturata questa non piegherà mai verso il fiume e la rigidità dell’insieme e l’uso di un hair rig ben costruito sono sufficienti per allamare il pesce. Sulla ferrata la breme si comporta in modo totalmente passivo, difficilmente evidenzia testate e ancora meno ripartenze, si limita ad affidare la difesa alla forma del corpo e alla corrente saltellando e scuotendo la testa solo nei pressi della bocca del guadino. Un ospite poco sportivo che possiamo tranquillamente considerare alla stregua di un disturbo per le nostre esche. Per evitarle quasi completamente basta aumentare il volume degli inneschi, per quanto una grossa breme qualche volta riesce ad aspirare una doppia pellet da 16 mm o una boiles da 20 mm e non si limiterà a mordicchiare l’innesco senza riuscire ad aspirarlo completamente.

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Barbo:


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E' la preda preferita, il target principale. Anche un barbo di piccole dimensioni si esibisce in mangiate da panico con pieghe decise e approcci ben evidenziati. La difesa è strenua, portata tutta a stretto contatto del fondo con testate ben evidente e frequenti ripartenze. Un avversario mai domo che da tutto in termine di forza e potenza tant’è che molto spesso siamo costretti a lunghe ossigenazioni prima di rilasciarlo. Non disdegna grossi bocconi nel suo peregrinare aspirando gli alimenti dal fondo. La violenza e la decisione delle mangiate consiglia vivamente di mettere un “blocco” sulle canne per evitare di vederle letteralmente volare verso il fiume, specie se si mettono in pesca più canne. La mangiata è inconfondibile, una piccola vibrazione seguita da una piega decisa e progressiva senza ripensamenti. Quindi occhio vigile e frizioni settate. Nella difesa, specie in presenza di grossi esempalri, non è raro vederlo risalire la corrente sempre attaccato al fondo. Massima attenzione nel caso di presenza di gradini sul fondale o peggio ancora se pescate in prismata. Proprio la tattica di difesa lascia il piombo o il feeder libero di trovare ogni genere d’incaglio. Quando il pesce è nei pressi del guadino solleviamo la canna in modo deciso e cerchiamo di staccare il pesce dal fondo, così facendo ci eviteremo tanti mal di pancia.

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Carpa:


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Divide e condivide i letti di pastura con il barbo, stesso modo di alimentarsi, stesso modo di aspirare anche se la carpa è agevolata da un “soffietto” più pronunciato e ampio dell’apparato boccale. Anche qui occhio vigile e frizioni ben regolate. Una carpa selvaggia di fiume, anche di piccole dimensioni, non è minimamente paragonabile a una cugina di cava abituata ad una pressione di pesca costante la cui difesa non può non risentire di ambienti circoscritti e di una certa assuefazione alla cattura. Le carpe del Po spesso, al momento della cattura, non hanno mai visto un amo e il nostro sarà con tutta probabilità l’ultimo che vedranno, senza contare che corrente e profondità del fiume spesso vanno a braccetto con pesi in doppia cifra. La mangiata della carpa somiglia molto a quella del barbo, evidenziando a volte solo qualche saltello e staratina in più mentre assaggia l’esca prima di partire in 4^. Alla piega secca e prepotente corrisponde sempre una prima fuga al cardiopalma con metri e metri di nylon srotolato. Se peschiamo in uno spot con degli ostacoli o dove non è possibile seguire il pesce lungo la sponda è meglio settare tutta l’attrezzatura per cercare di fermare o limitare al massimo la prima reazione del pesce. Esaurita la prima fuga la cosa diventa relativamente facile e basta controllare il pesce, sempreché controllare 15 Kg di pesce selvatico sia cosa semplice e banale. Occhi ai combattimenti prolungati dove l’amo può lacerare la carne della bocca e provocare dolorose slamature prima per noi e poi per il pesce.

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Aspio:


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E’ un onnivoro e come tale si comporta. Alle volte ghermisce l’esca ferma sul fondo, magari attirato dall’odore del dip, alte volte attacca l’esca durante il recupero proprio come un classico predatore. La taglia ovviamente è proporzionata e superare i due Kg non è poi così raro. La mangiata sul recupero è una botta secca in pieno stile cacciata, l’amo scoperto del rig alle volte favorisce una buona presa al pari di un’ancorina. La mangiata sull’esca sul fondo è una starata prolungata con relativo spostamento del filo verso la sponda seguendo la corrente. In sostanza l’aspio ingoia e continua a nuotare bello tranquillo. La difesa è poca cosa, se si esclude il momento dell’attacco il resto è un po’ come recuperare un peso morto. Solo nel sottoriva alla vista del pescatore o del guadino tenta qualche “ribaltone” ma poca cosa se rapportato alla difesa di altri pesci

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Siluro:


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Ho parlato di taglia media perché difficilmente un siluro di svariati chili è interessato ad un piccolo pellet o ad una boiles, molto più facile che lo sia un siluro più piccolo che nella sua dieta annovera ancora un po’ di tutto e non solo pesce vivo o morto. L’approccio è un “non approccio”, il siluro arriva, ingoia e se ne va. La canna si piega in modo omogeneo senza le accelerazioni rapide di carpe e barbi. La difesa è spesso passiva, solo di peso, con qualche debole testata o torsione in stile coccodrillo. La taglia media dei pesci che mangiano pellet e boiles difficilmente supera i dieci Kg e l’unica variabile imprevedibile è dovuta ai piccoli denti presenti sul palato del siluro, denti che possono recidere anche il nylon più dimensionato.

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Altri:

purtroppo il channel è l’ennesimo alloctono che si è recentemente affacciato nel basso corso del Po. Le segnalazioni di catture sono sempre più frequenti e le taglie sempre più grosse, anche se ancora ben lontane dai pesi raggiunti per esempio in Arno. A seguire non è raro incocciare piccoli lucioperca, carassi ed anche qualche cefalo, specie nel periodo estivo.


prossimo topic: Le canne
 
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view post Posted on 25/5/2012, 08:35
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LBFMILANO

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Grandissimo!!! Ottima guida!!!! Complimenti
 
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view post Posted on 25/5/2012, 08:46

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Complimenti!E' molto utile, soprattutto per un principiante come me!
Non vedo l'ora di leggere i prossimi. :)
 
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Meran
view post Posted on 25/5/2012, 10:00




Grande Sergio!! anche io sono impaziente di leggere i prossimi :D
 
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zaffanipaolo
view post Posted on 25/5/2012, 12:14




bene sergione , molto bene..... grazie...
 
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IuriPv
view post Posted on 25/5/2012, 16:46




davvero bello e utile!grazie!..attendo con ansia il prossimo :D
 
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view post Posted on 25/5/2012, 17:06
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Anche se non pesco nel Po, trovo questo intervento davvero interessante, poi le foto sembrano fatte da un professionista: complimenti!
PS: ma le Breme hanno tutte quelle "bolle" nel Po?
 
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view post Posted on 25/5/2012, 17:15
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in attesa del big!

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CITAZIONE (peppe30679 @ 25/5/2012, 18:06) 
PS: ma le Breme hanno tutte quelle "bolle" nel Po?

sono "bottoni nuziali", comuni in tanti ciprinidi, vedi il pigo. Si ricoprono di queste escrescenze durante la frega, ma di fatto non diventano più belle :D
 
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view post Posted on 25/5/2012, 19:45
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CITAZIONE (sergio62 @ 25/5/2012, 18:15) 
CITAZIONE (peppe30679 @ 25/5/2012, 18:06) 
PS: ma le Breme hanno tutte quelle "bolle" nel Po?

sono "bottoni nuziali", comuni in tanti ciprinidi, vedi il pigo. Si ricoprono di queste escrescenze durante la frega, ma di fatto non diventano più belle :D

Ok, allora ho capito di cosa si tratta! Me lo domandavo perchè ne ho prese parecchie, ma tutte senza quei "bottoni": evidentemente non era il periodo :)
 
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8 replies since 25/5/2012, 06:58   682 views
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