Ledgering & Barbel Fishing Italia

pastura e inquinamento....

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rapala1672
TOPIC_ICON13  view post Posted on 21/6/2011, 00:41




ultimamente ho molto poco tempo da dedicare a questa meravigliosa tecnica che ci accomuna,e dunque le mie brevi sessioni di pesca le faccio nei carpodromi intorno a dove abito..(roma)...il problema e' che in quasi tutti quelli che conosco e' vietata la pasturazione con i classici sfarinati perche' a detta dei gestori rovinerebbero il ph dell'acqua e di conseguenza farebbero morire i nostri amici pinnuiti,se non addirittura e' vietata la pesca a fondo(e dunque il legering... :cry: )....l'alternativa tollerata sarebbe il pane...tempo fa' ho letto un articolo dove il grande Mario Molinari pescava con il cage feeder riempito di pane grattato che se non ricordo male consigliva di comprare nei s.mercati In'S perche' dopo la bagnatura non faceva grumi....la domanda e':qualcuno di voi lo usa?lo usa cosi' al naturale o fa' delle semplici aggiunte per renderlo piu' tenace per i lanci?e per chi abita dalle mie parti...conoscete un carpodromo(oltre il GranSasso)dove si puo' pescare a legering e dove e' consentito l'uso dello sfarinato?vi ringrazio...
 
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view post Posted on 21/6/2011, 07:23
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puoi pescare con le pellet o sono vietate?
cmq l'importante in ambienti piccoli è pasturare in giusta quantità per il pesce presente, se i gestori hanno vietato lo sfarinato forse è perchè qualche furbacchione ha ben pensato che più butti giù e più tiri su, mentre buttando poco alla volta e di frequente il pesce si mangia tutto e non si inquina niente ;)
per il pane grattato così com'è va bene, non devi aggiungere niente (anche perchè ritorneresti ad usare sfarinati, che sono vietati), devi trovare la giusta bagnatura
altra cosa che puoi usare è il fioccato di mais, anche lui va bagnato, anche in congiunzione con il pane
ultima cosa: puoi usare il pane o il misto pane-fioccato come veicolo per mettere nel pasturatore altre cose, tipo chicchi di mais o altre granaglie, nel caso tu abbia necessità di usare un pasturatore aperto
 
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view post Posted on 21/6/2011, 07:35
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curioso che il pane si possa usare, mentre le pasture no...soprattutto in considerazione del fatto che alla base di tutte le pasture c'è proprio il pane...
 
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zaffanipaolo
view post Posted on 21/6/2011, 15:52




concordo con carlo
 
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Gino Gentili
view post Posted on 21/6/2011, 18:03




CITAZIONE (belladitheboss TSC @ 21/6/2011, 08:23) 
qualche furbacchione ha ben pensato che più butti giù e più tiri su, mentre buttando poco alla volta e di frequente il pesce si mangia tutto e non si inquina niente ;)

Questa frase starebbe bene stampigliata su tutti i nostri secchi della pastura!
Quante volte vedendo certe pasturazioni "intensive" coronate da solenni cappotti ho pensato: quello lì ne ha buttata talmente tanta che se fossi un pesce scapperei schifato!
Tornando in tema: in specchi d'acqua di ristrette dimensioni che l'eccesso di pastura possa essere dannoso è tutt'altro che un leggenda metropolitana.
In sintesi e molto grossolanamente, qualsiasi cosa di organico (pesci, batteri, pastura e chi più ne ha ne metta)che si trovi in un volume dato d'acqua non è che rovina il pH (che non c'entra niente o meglio non è questo il punto) ma aumenta il BOD (Biological oxigen demand) cioè la quantità di ossigeno necessaria alla decomposizione delle sostanze organiche presenti. Ora il bilancio di ossigeno è una faccenda dinamica: in un acqua "sana" tanto ne consuma la massa organica presente, tanto (anzi un po' di più) ne deve arrivare. Da dove arriva? Dall'interscambio con l'atmosfera e dagli organismi (piante, alghe) clorofilliani. Se il BOD è "maggiore" dell'apporto di ossigeno prima o poi l'ossigeno finisce ma siccome la chimica non si riesce a fermare i processi decompositivi vanno avanti lo stesso in condizioni cosiddette "anaerobiche". Oddio a quel punto ai pesci non glie ne pole fregà de meno: sono già morti!
Ora è chiaro che una pasturazione esagerata in fiume con qualche metro cubo al secondo di portata fa ben pochi danni se non schifare i pesci, in un piccolo laghetto alimentato magari da una piccolissima sorgente o risorgiva alla lunga può compromettere l'intero sistema.
L'ho messa giù un po' alla barrocciaia ma il succo c'è tutto.
 
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view post Posted on 21/6/2011, 18:13
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c'è da dire che in certi carpodromi potresti pasturare con la betoniera ed il pesce si mangerebbe comunque tutto
sta di fatto che buttare 3 pellet ogni 5 secondi è meglio che buttare 100 pellet ogni minuto perchè il pesce entra in frenesia su una pioggia di esche, e non distingue più qulla innescata dalle altre
il problema è che questo lo si fa pescando all'inglese, a ledgering è un po' diverso, ma l'equivalente è il fatto che si utilizzano piccoli method in carpodromo anzichè quei grossi method usati per fare carp fishing in cava
 
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Gino Gentili
view post Posted on 21/6/2011, 19:06




CITAZIONE (belladitheboss TSC @ 21/6/2011, 19:13) 
c'è da dire che in certi carpodromi potresti pasturare con la betoniera ed il pesce si mangerebbe comunque tutto
sta di fatto che buttare 3 pellet ogni 5 secondi è meglio che buttare 100 pellet ogni minuto perchè il pesce entra in frenesia su una pioggia di esche, e non distingue più qulla innescata dalle altre
il problema è che questo lo si fa pescando all'inglese, a ledgering è un po' diverso, ma l'equivalente è il fatto che si utilizzano piccoli method in carpodromo anzichè quei grossi method usati per fare carp fishing in cava

Mha... si mangerebbe tutto.. non è che siamo lì a vedere quale % di pastura viene mangiata e quale va a disperdersi sul fondo e magari, non risultando più attirante, resta lì imputridire. In genere gli animali si autoregolano, e può darsi che una singola carpa "mediamente" consumi una certa quantità di calorie e, che se si abbuffa oggi, magari mangia meno domani. Del resto non è che quello che mangiano i pesci non vada a "inquinare". Ovvio che se mangiano fanno anche la popò (e consumano ossigeno), poi la popò passa ad alti organismi che ne traggono ancora energia (e consumano ossigeno). Quando l'ossigeno finisce ci sono altri organismi in grado di ricavare energia in suia assenza. Ma a quel punto la frittata è fatta. Prendiamo un modello semplificato al massimo: una boccia con un carassietto rosso: tu cambi l'acqua regolarmente, diciamo ogni due giorni e tutto va bene. Poi passi a tua figlia il compito i nutrirlo, lei naturalmente butterà roba a palate e ti accorgerai di dover cambiare l'acqua più spesso (vita vissuta!). Questo mi fa avanzare una sola ipotesi: in un sistema chiuso (quale può essere un piccolo carpodromo) in "equilibrio", dove l'acqua non si può "cambiare più spesso" io penso che vi sia una "soglia critica" di massa organica (vivente e no) oltrepassata la quale cominciano i guai. E che dieci pescatori che pasturano scriteriatamente ogni giorno possano far danno non mi sento affatto di escluderlo.
Comunque aldilà di queste mie speculazioni da incompetente di ittiologia, la frase del tuo primo post è davvero da incorniciare, anzi io penso che, nell'impegno a rispettare i pesci e l'ambiente, il chiederci come e quanto pasturiamo sia un esercizio molto utile.
 
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zaffanipaolo
view post Posted on 21/6/2011, 20:26




in accordo totale con gino
 
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rapala1672
view post Posted on 22/6/2011, 00:20




CITAZIONE (Carlo B. @ 21/6/2011, 08:35) 
curioso che il pane si possa usare, mentre le pasture no...soprattutto in considerazione del fatto che alla base di tutte le pasture c'è proprio il pane...

sono rimastoperplesso anche io quandoil gestore mi ha detto che solo il pane era consentito al contrario della classica pastura,dei pellet e delle boiles....in effetti alla fine la base di una buona pastura e' sempre il pane....comunque in casa propria ognuno crea le proprie leggi....e' che ho provato i flat method della preston e sono rimasto sbalordito dalla semplicita' e dal potere catturante e li vorrei provare in questa cava.. :rolleyes: ...a proposito...complimenti a Gino Gentilli :o: ....aoh...per un attimo credevo di trovarmi in un programma di Piero Angela....... :D
 
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view post Posted on 22/6/2011, 07:02
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CITAZIONE (Gino Gentili @ 21/6/2011, 20:06) 
Comunque aldilà di queste mie speculazioni da incompetente di ittiologia, la frase del tuo primo post è davvero da incorniciare, anzi io penso che, nell'impegno a rispettare i pesci e l'ambiente, il chiederci come e quanto pasturiamo sia un esercizio molto utile.

sicuramente, basta non ricadere nell'eccesso opposto (vedi gente che vede pasturare un carpista e poi dice che "non si prende più nientep erchè pasturano troppo poi il fondo diventa anossico ecc ecc ecc" senza nemmeno rendersi conto dell'ambiente e dei pesci che si hanno davanti ;) )
per quando si pesca "al colpo" (ovviamente includendo anche il ledgering quando è fatto senza aspirazioni specialistiche) dare poco e spesso è megio che dare tanto e tutto in una volta
a maggior ragione per l'ambiente
 
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view post Posted on 22/6/2011, 07:47
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CITAZIONE (Gino Gentili @ 21/6/2011, 19:03) 
Tornando in tema: in specchi d'acqua di ristrette dimensioni che l'eccesso di pastura possa essere dannoso è tutt'altro che un leggenda metropolitana.

aggiungerei...in particolare in specchi d'acqua di dimensioni ridotte e7o a scarsa profondità...a maggior ragione nel periodo estivo...

CITAZIONE (Gino Gentili @ 21/6/2011, 19:03) 
Se il BOD è "maggiore" dell'apporto di ossigeno prima o poi l'ossigeno finisce ma siccome la chimica non si riesce a fermare i processi decompositivi vanno avanti lo stesso in condizioni cosiddette "anaerobiche". Oddio a quel punto ai pesci non glie ne pole fregà de meno: sono già morti!

vero...ma in questi casi più che in un laghetto, stremmo pescando in una fossa biologica (o fossa imhoff)
 
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Hugo
view post Posted on 23/11/2021, 22:27




Buonasera a tutti, chiaramente il pane costituisce una buona fonte di pasturazione naturale, poiché se immerso si "scioglie" rilasciando una scia molto attraente per le carpe e cipriani vari, io non sono un caspita, ma ormai sono 2 decenni che pesco e posso garantire di aver visto delle schifezze in giro ovvero di "carpisti" che si autodefinisce tali che al posto del cervello hanno un chicco di pellet, io pesco solo in spot naturali, fiumi, quindi quando vedo questi capisci intenti ad acchiappare qualche carpa son ben contento, ma poi quando li vedi operare inorridisco sempre, in un fiume per non dire fosso sono capaci di buttare kili di pasture ultra artificiali senza rendersi conto che l'unica cosa che fanno è inquinare l'acqua per risultato dei conti prendere 2 o 3 carpetta dai 3 ai 6 kg mentre ne prenderebbero molte di più col solo chicco, parlo di esperienza vissuta senza troppi fronzoli, la differenza sapete qual'è? La nostra testa e vi spiego il perché, da un lato anni fa la pastura era pane o mais in acqua e la cosa andava benissimo, ma ormai sul mercato esistono una moltitudine di prodotti che le aziende vogliono farti comprare creando tendenza fra i pescatori più scemi che confondono la sostanza con la forma, è chiaro a tutti che questi prodotti possano funzionare, ma la gente non sa per quali tipi di posti usarli o tantomeno il come usarli, alla fine del risultato si ottengono dei bisogni che il pescatore non aveva e si viziano i pesci (se non uccidono involontariamente)...premetto che io pratico la pesca a recupero e posso notare una grande differenza tra le tante con la pesca alla carpa, nel recupero le esche non sono praticamente mai cambiate dagli originali (meeps o rapala, ormai defunta martin) i cucchiani, rotanti, sono rimasti identici e bucano ancora, la riflessione è sul: "È davvero necessario comprare tutti questi prodotti: sacchi pva, pasture, boiles, pellet, liquidi ecc? O è anche tanto marketing? (Non voglio fare il buonista parlo comunque che pure io i miei sfizzi nel recupero gli ho con le mia canne Daiwa ags e il certate e l'exist come mulinelli, ma la differenza è che sono prodotti che non inquinano e veramente di qualità, quindi sì al pane, lombrico, bigattino e mais
 
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view post Posted on 24/11/2021, 12:08
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luigi48

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