Sono quasi le 14:00, il pranzo domenicale con i parenti sta finendo e al via il GP di Formula 1 di Monza, guardo la partenza ma intanto penso tra me e me che la giornata è perfetta per la pesca, ventilata quel tanto che basta per stare al sole senza morire di caldo e finalmente dopo una estate rovente si può godere un clima che speravo da tanto tempo, abbandonando finalmente quei maledetti 38-40 gradi che ci hanno accompagnato in questa rovente e afosa estate.
Si parla e si decide il da farsi con la morosa, io sarei a pesca H24 7/7 (tipo call center) ma con la canne da pesca sempre aperte sul fiume, ma non potevo esagerare chiedendole di assecondarmi di nuovo in riva ad un corso d’acqua, visto che tra l'altro ho passato da poco una 2 giorni infrasettimanale in uno dei fiumi più belli d'Italia con la fantastica compagnia di un amico della sezione LBF Taro-Secchia a caccia di Tinche (che tra l'altro mi ha regalato un esemplare per me da record, ma ne parleremo in altro report).
Si salutano i parenti dopo pranzo, si sale in auto e rientriamo a casa sua a pochi km di strada dai suoi e decidiamo dove andare... si decide la meta e sarà il Lago di Garda per fare una passeggiata a Desenzano (penso ancora tra me e me che la giornata è perfetta per la pesca e io non sono un amante delle passeggiate nei centri cittadini, in mezzo al casino, ai negozi alle vetrine e la troppa gente… sono un solitario, amo stare nella natura, amo la natura la pesca gli animali e se non fosse così non sarei neanche un pescatore).
Nel breve tragitto la fortuna vuole che vedo sulla sponda adiacente alla strada lungo la riva del piccolo canale di irrigazione il cugino della mia ragazza, un pescatore vecchio stampo amante delle Avole (Alborelle), non pratica il C&R per le alborelle, le trattiene per mangiarsele ma pescate rigorosamente a canna fissa. Ci fermiamo a fare 2 chiacchiere e noto con stupore e gioia che il livello del canale è perfetto, rispetto alla sera prima, quando ero passato per un rapido check del livello che era di una cinquantina di cm più basso, oramai i campi hanno dato i loro frutti, il mais e i cereali non vanno più irrigati perché in gran parte raccolti e i canali vengono abbassati per tutte le restanti stagioni.
Mi si illuminano gli occhi, si accende sulla fronte la scritta a LED "vorrei tanto pescare qui e adesso" e quando una povera donna deve subire sempre racconti di pesca, foto di pesca, avventure di pesca etc capisce da sola e con il suo intuito che in quel momento non vedo altro che la pesca e il voler essere solo li con la mia canna da feeder aspettando il tips che si muove, sognando la cattura che da tanto sto ricercando prorio in quello spot, quel pesce dal colore verde-giallo-oro che mi manca in quel canale.
Detto fatto... "vuoi che restiamo qui cosi peschi un po e io mi rilasso"… ero già a casa a cambiarmi e tempo 3 minuti con la TDF11Q pronta montata, il filo negli anelli, una montatura super light e il black cap farcito da lanciare.
Premetto che curo da tanto tempo quel canale, ho sempre con me in auto po di pellet e pastura e quando passo in quella strada anche senza canne da pesca mi fermo per alimentare un po i pesci che lo abitano, li vizio un po lo ammetto
ma sanno sempre regalarmi emozioni, cavedani ,carpe, vaironi, triotti e alborelle la fanno da padroni per un canale con profondità massima di 150cm e larghezza di 5-6 ad esagerare 7 metri nei punti piu larghi.
E’ uno spot particolare, la pesca deve essere organizzata, silenziosa, deve essere una ricerca del pesce e prima di iniziare ogni sessione, osservo, mi muovo come se stessi camminando su un campo minato, non voglio disturbare quel pesce furbo e attento ad ogni rumore e vibrazione e attendo almeno mezz'ora terminata la prima pasturazione iniziale, prima di rompere lo specchio d'acqua con il feeder.
Come di consueto quindi una pasturazione preventiva con canapa, pellet rossi al BloodWorm, pellet al pesce, un po di caster e zero bigattini per non attirare la minutaglia.
Inizio a lanciare, lanci precisi, silenziosi e il finale corto e disteso a lato sponda opposta e poi l’attesa.
Il tips si muove, inizialmente una carpetta di pochi cm, una cattura che rispecchia il futuro di quei canali che sono per fortuna vere e proprie nursery dove il pesce riesce ancora a riprodursi.
Altro lancio altro regalo, un piccolo black bass, poi ancora un Triotto, un’altra carpetta e per un po il silenzio assoluto.
Rilancio, amino del 20, 2 biga bianchi e uno rosso, black cap sempre e rigorosamente solo canapa e pellet, attendo qualche minuto e la mangiata stavolta è decisa, penso ad un cavedano, anche perché una volta ferrato risale e in poca acqua il comportamento è sempre identico, in pochi minuti qualche sfuriata e mi aspetto quel pesce furbo e argentato sul pelo dell’acqua invece no…. Non ci credo mi tremano le gambe veramente, le emozioni salgono, il cuore anche e porto a guadino lei, un pesce tanto voluto cercato e sperato, ne avevo solo sentito parlare da alcuni locali che narravano di tinche prese nei canali negli anni che furono, e invece Lei era lì, attaccata alla mia canna.
La faccio entrare nel guadino, adagiata sul materassino bagnato e curata come una vera principessa, chiamo la donna per fare le foto, le chiedo sempre di visionarle, sono un rompi palle sulle foto, voglio che siano belle con la giusta luce e senza ombre poi una principessa merita sempre gli scatti migliori.
Rapidamente qualche scatto, un bacio, un bacio vero e le emozioni anche durante il rilascio, anche perché sono un rarità il trovarle ancora in quelle acque, la osservo andare via le auguro il meglio e mi auguro di rivederla sempre in forma e sempre più libera in acque libere!
Il pomeriggio si chiuderà con anche una bella carpa di un paio di kg, 2 cavedani che sembrano gemelli di circa 25 cm e alcune avole che hanno deciso di rovinare dopo un po la festa, ma và bene cosi, non chiedo altro, non mi aspetto altro, vorrei solamente che imparassimo tutti a rispettare bene la natura e gli esseri che la vivono.
Chiudo tutto l’attrezzatura, carico la macchina, ma prima di andare via come sempre, qualche generosa manciata di pellet, di canapa e i bigattini che mi sono rimasti le lancio in acqua, in premio a quei pesci che sanno sempre regalarmi emozioni.