prendi il mais, lo metti a mollo per circa una notte, se vuoi puoi aggiungere del bicarbonato che lo ammolla di più lo metti a bollire per circa 15-30 minuti, quando si schiaccia con la pressione della dita è cotto, lo metti con l'acqua di bollitura dentro un secchio ed aggiungi dello zucchero cosi lo aiuta a fermentare, non buttare l'acqua di bollitura perche fermenta e contiene la betaina che è un attimo attrattore, se voui puoi impastarci la pastura 2-3 giorni dentro un secchio e poi vai a pesca
in estate invece alcuni lo mettono secchio, acqua e mais, lo lasciano al sole per parecchi giorni ed ottieni un risultato simile, solo che ci vuole di più
Ebbene si, dopo tanto tempo il prof è tornato in fiume.
Perché lo chiamiamo il prof? . Tutto nasce circa 3 anni fa quando durante una pescata con il nostro presidente Mauri, il prof cominciò a spiegare la montatura prima di pescare con conseguente filmato e da li nacque il nome prof. Oggi un nuovo video era pronto ma purtroppo non riesco a caricarlo, ma meglio così, il prof è stato troppo serio, insomma non un video da pazzi di lbf Adda Ovviamente tralasciamo i dettagli da gente poco seria come credo sappiate e torniamo a oggi. Ci voleva una pescata insieme a lui, oggi scelgo un posto che in questo periodo ha sempre reso. La corrente è quelle che piace a noi forte e potente da 120 grammi dove ci peschiamo con lunghi finali dello 0,20 con un fondale di quasi 7 metri. Le temperature sono ancora elevate e la mattina passa tra qualche barbo e cavedano non di grosse dimensioni. Ma conosco bene quello spot so che prima o poi qualche bel pesce passerà.
La pasturazione e regolare e costante ogni ora con delle belle palle di pastura ben compatte che raggiungono velocemente il fondo. Nel pomeriggio anche il nostro mauri viene a farci visita, oltre a lui le abboccate calano ma finalmente quando la canna parte questa volta al di la della lenza ci sono dei treni in corsa che fanno arrivare emozioni e fanno tornare il prof in piega sul fiume dopo tanto tempo ed è questa l’emozione più bella.
Fiume, silenzio, 3 amici, dei bei barbi, insomma cosa volere di piu? Magari qualche birra e un panino ma quello aspettiamo la sera ricordando con emozione e sorriso una splendida giornata
Si parte, come ogni anno a metà settembre di mercoledi. La meta è l'austria nelle bellissime riserve della stupenda famiglia Gargantini. Nel tragitto di strada, una piccola coccinella si appoggia al vetro della nostra passat, che sia un chiaro segno di portafortuna?
Ci fermiamo in autogrill
quando ormai manca solo un oretta di strada, ma Davide è impaziente e la fame lo assale, vorrebbe divorare mezzo autogrill ma stranamente lo riesco a trattenere, anche perchè i piatti della signora Erika sono ottimi e abbondanti. La sera passa come essere in famiglia, ottima compagnia, ottimo cibo e ottima birra, la notte invece passa lenta, il sonno non arriva per l'agitazione e forse riusciamo a dormire 2 ore. Finalmente le prime luci del mattino austriaco ci danno il benvenuto e dopo un abbondante colazione si parte alla volta di feistriz, a valle della diga in uno dei posti nuovi della riserva. peschiamo con una gabbietta da 60 gr e finali lunghi del 16 ma i pesci sembrano bloccati, come solitamente accade c'è un abbassamento d'acqua e corrente per via della diga e ci ritroviamo a cambiare pasturatore e finale passando ad un lungo 0,12 e una gabbietta da 20 gr. Come per magia, nasen, temoli trote e un salmerino aggrediscono con violenza le nostre esche e il primo giorno vola via troppo presto.
Venerdì, è il giorno della verità lo aspettiamo da un anno questa rivincita, villac sarà la nostra destinazione. I barbi che un anno fa ci hanno spaccato le ossa facendoci tornare tristi in albergo son li pronti a darci la rivincita e noi siamo piu pronti che mai, male che vada la consolazione la sera ci sarà comunque con il super stinco gigante.
gabbietta da 120 gr e finali dello 0,25 con un bel ciuffo di bigattini e dopo un abbondante pasturazione
siamo pronti. Sappiamo che le partenze non saranno molte ma saranno pesci davvero grossi e arrabbiati. concludiamo la giornata con 11 barbi
e un temolo,
il debito è stato saldato con anche una grossa ciliegina sulla torta molto gustosa.
ora siamo uno a uno ci rivediamo l'anno prossimo. L'ultimo giorno non si puo non andare alla diga di feistriz, ha sempre un fascino particolare e nonostante diciamo di non tornarci, per provare posti nuovi il suo richiamo è troppo forte e ci peschiamo sempre. partiamo con finali lunghi dello 0,14 con nisa da 44 gr per poi scender quando l'acqua ha il solitto abbassamento a 20 gr e finali dello 0,11. Lei è in grande forma e vuole farci vedere tutto il suo potenziale, nasen, temoli, trote, barbi, breme e persino un coregone
, non vogliamo piu andare via
e facciamo giusto in tempo a smontare prima che il buio piombi su di noi, ci aspetta l'ultima cena, tristi, ma contenti per questi splenidi 3 giorni con un ultimo brindisi
arrivo ancora quando c'è buio, familiari e amici mi dicono sempre ma come fai ad alzarti cosi presto? Rispondo, semplice è passione oppure l'insonnia del pescatore, quella che la notte prima della pesca ti fa salire l'adrenalina, quella che ti fa svegliare prima,oppure una nottata un po' troppo alcolica che unita all'insonnia fa si che praticamente torni a casa carichi la macchina e parti e la sbornia sembra passata per magia. Sta di fatto che ogni week end si arriva quando c'e buio e si va via la sera, vedere alba e tramonto sul fiume sono spettacoli che ti rimangono impressi. metto la mia pila sulla testa e mi incammino sul sentiero del mio fiume, l'Adda.
C'è un silenzio e buio da film, anche la natura dorme. Oggi però, oltre l'insonnia è la giornata con gli amici che non vedi da un po', l'agitazione è alta anche per quello. Mano a mano diventa chiaro e arrivano anche loro, un abbraccio fraterno è d'obbligo e carico di emozione. La mattinata passa veloce e capiamo subito che la donna non è vogliosa, pasture,pellet, esche e convinzioni su dip vari sono inutili, quando la donna dice no è un no categorico. Allora si ordina le pizze ci si siede in riva al fiume ridendo e scherzando per smorzare anche un po' l'incazzatura che oggi la nostra donna ci ha fatto venire.
Ma poi torni sul fiume il giorno dopo e lei ti sa regalarti emozioni
e allora le tue convinzioni su dip, pasture ed esche ritornano e l'incazzatura se ne va e tu ritorni ad amare
sono abbastanza daccordo con sergio. Le pasture dipendono dalle acque che affronti e che cosa piace al pesce. Io se nn devo fare una gara e vado a pescare in solitaria in alcuni posti dove la massa d'acqua e la profondità sono abbastanza importanti nn rinuncio ad un abbondante pasturazione a mano con retine palle di pastura o bigattini incollati con la ghiaia, e credo che cmq mio parere personale su una pastura la marcia in più la possano dare i dip o le varie farine che ci aggiungi, oltre che una buona presentazione dell'esca. Anche il modo di innescare un bigattino a volte può fare la differenza come la lunghezza o il diametro di amo e filo
