terzacentro |
|
| Sabato scorso avevamo deciso di provare il famoso spot di Nazzano sotto la diga sul Tevere seconda cascata. Malgrado sapessimo della recinzione di un grosso cantiere, all'interno della grossa area, avevamo deciso di aggirarla a piedi con il minimo dell'attrezzatura e dirigersi sulle rive della seconda cascata lato provincia di Roma nella pertinenza e nei limiti concessi per legge ai pescatori sulle rive dei Fiumi. Con sorpresa abbiamo trovato l'accesso bloccato, già dalla statale tiberina, da un imponente recinzione in cemento armato e ferro zincato. Mancavano le garitte con le sentinelle armate. Con rammarico abbaiamo dirottato verso altro spot. Quindi nell'avvisare gli amici, specialmente di Roma, di cancellare tale destinazione propongo: 1) la domanda se è possibile interdire le sponde in questo modo e nei limiti del rispetto dei manufatti da parte chiunque e 2) la reazione univoca a tale intervento, secondo me arbitrario, magari tramite la stessa LBF Roma e/o Italia. Attendo pareri e risposte. Ciao a tutti
|
| |